lunedì 14 febbraio 2011

Il gioco del mondo


IL GIOCO DEL MONDO, UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE, ORA!

Noi abbiamo vissuto nei cortili delle case , nelle strade, nei giardini, sulla strada, questi erano i nostri luoghi di gioco, di scambio, di socializzazione, di crescita, di vita in comune.
Per noi la strada è stato anche un luogo di intervento politico, con la gente e per la gente, con il senso di appartenenza ad un quartiere, ad una citta', ad un mondo per socializzare, per condividere la realta' quotidiana fatta anche di sogni, di ideali, di impegno civile e politico.
Per voi oggi la strada, i cortili delle case, i giardinetti non sono più luoghi d’incontro, di giochi fatti di niente con tanti bambini che assieme si divertono, litigano, si riappacificano.
Oggi avete paura della strada perché insicura, perché sporca, perché l’inquinamento vi fa tossire, si cammina frettolosamente, ci si urta ma non ci si scusa, non si guarda chi cammina accanto a noi, mai un sorriso neppure tra i bimbi, ci si rinchiude nelle nostre case anche se fuori c’è il sole.
Noi due dovremmo odiare la strada che porta ancora il riverbero del nostro sangue dopo che uno sparo omicida ha stroncato la nostra giovinezza. No, non odiamo la strada perché insieme abbiamo percorso le strade del nostro quartiere con tanti altri ragazzi che come noi si impegnavano perché l’eguaglianza, la pace, la dignità non rimanessero parole senza significato.
Oggi vi chiediamo di trasformare le strade del nostro quartiere come le avevamo lasciate noi con tanti bambini che giocano, tante persone che si incontrano, si sorridono, parlano, socializzano perché ritorni a Milano anche la nostra primavera stroncata da un colpo di pistola fascista.

Fausto e Iaio



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